Lo ammetto, soffro di FOMO.

La FOMO, acronimo di Fear Of Missing Out, è la paura di essere tagliati fuori.

Fuori da che cosa?

Un po’ da tutto,  sia cose importanti che irrilevanti.

Vi faccio un esempio: le mie amiche vanno in un alpeggio per un ritiro di yoga, con torneo di briscola finale.

Perché non mi hanno invitata?

Probabilmente perché sono flessibile quanto la ceramica di Capodimonte, odio giocare a carte e non scalerei mai un monte per raggiungere un alpeggio nel quale, anziché darmi la polenta concia, mi farebbero mettere a testa in giù e chiappe all’aria nella  famigerata posizione del cane che guarda in basso.

Ma soprattutto, non mi hanno invitata perché avrei rifiutato, dopo averle derise per la loro idea balzana.

 Eppure il fatto di non esser stata invitata mi rode, e tale rodimento è per l’appunto la FOMO.

Lo stesso vale per Halloween, una  ricorrenza che adoro ma che per svariati motivi  – feste alcoliche, travestimenti succinti acchiappa-influenza, ore piccole – non è più alla mia portata.

Parliamoci chiaro: l’unico indumento del mio guardaroba ascrivibile alla circostanza sono i fantasmini, ma non intesi come piccoli spettri bensì come calzini corti.

Si aggiunga che ormai tutto ottobre è Halloween, sicché ho un mese intero per sentirmi missing out.

Quest’anno però non andrà così, perché il  3 ottobre è uscito Il faro, una raccolta di racconti  ispirati a un brano incompiuto di Edgar Allan Poe.

Ve la faccio breve: Edgar Allan Poe morì all’improvviso e in circostanze controverse, lasciando sulla scrivania un incipit. Tre  quarti di secolo più tardi, 12 autori – tra i quali ci sono anch’io – hanno provato a continuare il suo racconto incompiuto.

Il risultato sono 12 incubi vista mare, che io e il resto della ciurma presenteremo la notte di halloween, nientemeno che in un castello.

Il mio Halloween è salvo così come la mia sciatica, perché non dovrò andare a una festa qualunque, con un costume troppo leggero per la stagione, fingendo di avere una voglia matta di ballare sino all’alba per non sentirmi missing out.

La ciurma del faro è composta da:

Giorgio Ballario, Mario Baudino, Valeria Bianchi Mian, Paolo Collo, Desy Icardi (io), Michele Mari, Carla Negretti, Enrico Pandiani, Marco Peano, Pasquale Ruju, Massimo Tallone e Dario Voltolini.

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